martedì 27 agosto 2013

Ancora mare.. Marina di Campo, Fonza, Laconella, Lacona, Margidore

Marina di Campo


MARINA  DI CAMPO (1500 m sabbia). E’ la spiaggia del turismo classico sole e ombrellone per antonomasia. Il grande e tranquillo golfo, con il suo paesaggio mediterraneo, il paese con il suo lungomare, tutti i servizi a portata di mano, molte occasioni di svago e divertimento. E’ la più lunga dell’isola. E’ l’ideale per chi cerca la vacanza classica spiaggia ed ombrellone, un po’ meno per coloro che prediligono tranquillità e poca confusione.

La costa si trasforma, le formazioni rocciose cambiano e anche la composizione dei litorali e delle spiagge.

Poco dopo Marina di Campo incontriamo FONZA (95 m ghiaia e sassi). Si raggiunge attraverso una strada sterrata, (circa 2,5 km) un po’ difficoltosa (molte buche e sassi). Si lascia l’auto e poi con un sentiero di pochi minuti si arriva al mare. E’ consentito l’accesso ai cani. La spiaggia è sassosa, ma il bagnasciuga e il mare è invece caratterizzato da candidi fondali sabbiosi, con possibilità di passeggiare nel basso fondale. Servizi nessuno. SELVAGGIA.

Punta della Contessa, è il deciso prolungamento peninsulare di rocce verdi, che racchiude la spiaggia di LACONELLA, separandola da quella maggiore di Lacona. La spiaggia è in sabbia finissima, lunga circa 100 metri e il fondale degrada dolcemente. Si raggiunge con una deviazione, nell’ultimo tratto sterrato dalla strada provinciale che collega Lacona a Marina di Campo. L’auto va lasciata lungo la strada, sicuramente la troverete impolverata. Dalla strada un sentiero di circa 300 metri vi condurrà in spiaggia. Servizi nessuno. APPARTATA.

Lacona

La più estesa spiaggia situata sulla costa meridionale LACONA (1.200 metri sabbia) e l’unica all’Elba che conserva ancora abbastanza integro un ampio tratto del cordone dunale

La duna, un ambiente prezioso per l’intero ecosistema spiaggia, colonizzato da vegetazione specializzata e da una fauna che si adatta a vivere in condizioni estreme. L’area della duna e del retro spiaggia si trovano all’interno del perimetro del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Purtroppo questo importante ecosistema non è ancora completamente salvo. Ma la spiaggia, incorniciata nel verde intenso del bosco, tra il promontorio di Capo Fonza e la penisola di Capostella, conserva la sua spettacolare identità naturale. Vi sono alcuni tratti in concessione, servizi, bar e ristoranti, ma frequentarla nelle ore meno affollate regale sensazioni di pace e serenità. Servizi noleggio, bar e ristoranti. FREQUENTATA

Si può doppiare il promontorio di Capostella (via mare… ma è lunga). Oppure in qualche minuto dal Lacona affacciarsi via strada alla baia accanto, ed ecco la spiaggia di Margidore ( 400 m) sabbia e ghiaia.

La penisola di Capostella conserva alcune piccole insenature raggiungibili solo a piedi attraverso tortuosi e panoramici sentieri che attraversano l’intero promontorio. Da non perdere la piccola spiaggetta Canata, vicino al Camping Stella Mare, ideale per un bagno e un sole… integrali… spesso frequentata dai naturisti. La spiaggia di MARGIDORE, larga e accogliente, presenta un' altra faccia del pianeta spiagge. Molto tranquilla e riservata, forse un po’ snob, frequentata spesso dai locali, offre un piccolo porticciolo  e dei fandali ricchi di flora e di fauna marinaServizi noleggio, bar.  APPARTATA.

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mercoledì 21 agosto 2013

Ancora spiagge all'Elba..da Seccheto a Galenzana

Stiamo girando intorno al Monte Capanne, ed ora siamo a sud, quindi il nostro itinerario si volge in direzione oriente. 

All’orizzonte il profillo deciso di Montecristo, isola paradiso della natura, una montagna di granito che si staglia dal mare cristallino. E quello, quasi impalpabile dell’altra isola del Parco dell’Arcipelago, Pianosa, una piattaforma calcarea, misteriosa e ammaliante.

La costa prosegue verso sud-est, arricchendosi di levigate e suggestive scogliere granitiche, utilizzate anch’esse per la balneazione. E' la zona, denominata "delle Piscine", in cui l’acqua di mare trova posto negli incavi rocciosi formati dall’erosione del vento.

La scogliera è interrotta solo da due piccole, ma profonde, insenature, quella di SECCHETO (130 m sabbia) e la baia di Cavoli. La prima, tranquilla e a misura di famiglie, proprio a ridosso del piccolo borgo ai piedi della montagna. 

Cavoli


Poi CAVOLI, (300 m sabbia) anch’essa, come Fetovaia, di grande effetto paesaggistico, incastonata tra le scogliere granitiche, molto conosciuta e forse più mondana e giovane: in Agosto è davvero difficile trovare un posto libero… in spiaggia. Molti locali e servizi.

Incontriamo ora una spettacolare tratto di falesie affacciato proprio di fronte all’isola di Montecristo. Spettacolari e … inquietanti rupi affacciate sul mare. Prima che la strada ci conduca verso la piana del Campese, (che ospita il borgo turistico più animato e frequentato dell’isola: Marina di Campo) una lunga e faticosa -al ritorno- scalinata ci conduce alla spiaggia di COLLE PALOMBAIA (300 m ghiaia). Questa spiaggia è selvaggia e suggestiva, di ciottoli scuri, tranquilla e appartata, vista la sua difficile raggiungibilità, quasi una altro mondo rispetto alle spiagge che abbiamo incontrato, mondane e animate.

Arriviamo alla baia che precede la lunga e profonda insenatura di Marina di Campo. Anche in questo caso sembra di essere in un’altra isola. La spiaggia di GALENZANA (200 m sabbia e ghiaia) è tranquilla, caratterizzata da bassi fondali, ricchissimi di vita, biologicamente un grande polmone del mare che offre la sua vitalità all’intera zona meridionale. La spiaggia è piccola ma di grande fascino.

Alle sue spalle ampie zone coltivate a vite e ad olivo, il bosco mediterraneo che offre spettacolari sentieri a picco sul mare, l’acqua cristallina nel giornate di maestrale. Servizi nessuno. Si raggiunge solo a piedi in circa mezz’ora di cammino da Marina di Campo. Frequentata sorpattuto dai locali che vi arrivano con piccole imbarcazione (meno di 10 miuti dal Marina di Campo). APPARTATA

mercoledì 14 agosto 2013

Elba spiagge.....da Campo lo Feno a Fetovaia

CAMPO LO FENO (100 m.) Proprio nella costa ovest, antichi terrazzamenti costruiti da una sapiente architettura contadina, un sentiero che scende fino al mare, dai circa 200 metri, quota della strada provinciale che gira intorno a Monte Capanne.

Un paesaggio che è un viaggio nel tempo. Dopo una discesa di circa 40 minuti si raggiunge la spiaggia, selvaggia e deserta, solo qualche imbarcazione la raggiunge via mare. Composta dalle rocce metamorfiche che si trovano intorno al massiccio di granito, che caratterizza tutta la zona occidentale dell’isola. Sono rocce scure e così anche la spiaggia assume i lori toni forti. SELVAGGIA

Raggiungiamo i due piccoli borghi contadini di Pomonte e Chiessi, alla fine delle valli, lunghe e strette che scendono al mare dalla vetta di Monte Capanne. Fin quasi a 700 metri si vedono i terrazzamenti per la coltivazione della vite salire la montagna. Scogliere di granito, case bianche incastonate nella imponente formazione rocciosa, piccole insenature dai ciotoli granitici. Paesaggio e panorami mozzafiato, specie al tramonto verso le montagna di CorsicaChiessi piccola spiaggia in ciotoli e scogliera (70 m ghiaia), piccolo noleggio, bar ristoranti a poca distanza in paese. Pomonte, piccole insenatura in ciotoli e scogliera (50 e 80 m). APPARTATE

L’OGLIERA (300 m ghiaia), a un centinaio di metri dal centro del piccolo borgo, proprio di fronte allo Scoglio dell’Ogliera. Un tuffo e nuotata in questa spiaggia sono d’obbligo. Infatti gli scogli antistanti conservano i resti di un mercantile naufragato nel 1972. Lo scafo della nave offre oggi l’habitat per una miriade di pesci, e anche solo con una semplice immersione di superficie si può assistere ad uno spettacolo affascinate.

LE TOMBE (300 m ghiaia) in direzione Marina di Campo, dopo aver oltrepassato Pomonte, la strada corre lungo la costa e offre alcuni scorci panoramici notevoli.
Incontriamo l’ultima spiaggia selvaggia, prima di immergerci nell’atmosfera delle spiagge animate e frequentate della costa meridionale. Le scogliere sono formate da rocce scure e la sabbia della spiaggia delle Tombe e nera e lucente. Si raggiunge attraverso un  sentiero che dalla provinciale scende per circa 40 minuti, vegetazione bassa e cespugliosa e pochissime piante di alto fusto. Scegliete bene l’orario della passeggiata evitando le ore più assolate.  La spiaggia è divisa in due da un tratto roccioso, la sabbia si alterna con sassi e ciottoli di diverse dimensioni. Molto selvaggia e poco frequentata. Spesso utilizzata da chi vuol prendere il sole integrale.

Fetovaia

FETOVAIA (250 m sabbia). Ecco… siamo arrivati! Forse la spiaggia più fotografata, senz’altro la più evocativa… del paesaggio, del mare, dell’isola; la lunga penisola che la chiude ad ovest, tutta di rocce verdi metamorfiche, la scogliera, liscia e invitante, di granito, dal lato opposto, la sua mezzaluna in sabbia lucente di microcristalli di quarzo, la continua macchia verde che la circonda anche nell’immediato retro spiaggia con la sua fresca pineta. Tutti i servizi, noleggio, bar e ristoranti. Unica nota critica: molto frequentata in stagione, difficile trovare un posto auto nel periodo più caldo. 

martedì 6 agosto 2013

Il nuovo percorso Elba Verdemare

Elba verdemare è il nome del nuovo sentiero che si sviluppa sulla costa Ovest di Cavo, ed il nome la dice veramente lunga.

Perché quando pensiamo all’Elba la prima cosa che ci viene in mente è l’acqua cristallina, le foto dall’alto di spiagge stupende dove il mare è talmente limpido che spiccano  i colori dei  fondali: le rocce  disegnano contorni blu scuro in contrasto con il celeste chiarissimo della sabbia.

Ma l’Elba non è solo mare, è anche tanto “verde”. In estate amiamo in particolar modo le spiagge, e le attività legate all’acqua: gli sport come lo snorkeling e la vela.



Ma in estate, primavera e autunno l’Elba offre per gli amanti del trekking percorsi di una meraviglia quasi poetica, tra boschi, fitta vegetazione e panorami da togliere il fiato.

Il nuovo percorso Verdemare nasce grazie ad un gruppo di imprenditori locali che, con il Comune di Rio Marina ed il Parco Nazionale Arcipelago Toscano hanno deciso di valorizzare la parte più selvaggia dell'isola.

Il sentiero offre tramonti indimenticabili, scorci di un’isola incontaminata, con una diversificazione geologica che permette di osservare colori cangianti fra il verde serpentino, il rosso del diaspro, il bianco del calcare, il marrone dell’arenaria e  varie sfumature di ognuno, con la variegata flora che ne consegue, specialmente i ginepri, sia classici che sabina.

Numerosi gli accessi al mare: scogliere di rara bellezza come Cala Mendoluna, Cala dei Cancheretti, Cala Mandriola.

Lungo i percorsi si incontrano testimonianze della storia di questi luoghi: carbonaie, cave di calcare, formaci per la calce..

I percorsi sono segnalati in verde e quasi ad ogni bivio verranno posizionati cartelli con la mappa, quindi è possibile compiere l’intero percorso o accorciarlo attraverso i vari bivi segnati. E per chi volesse fermarsi ad assaggiare un’ottima cucina elbana tradizionale  consigliamo Il Ristoro dell’Amandolo,  Agriturismo con menu suggerito “slow food” .